Archivio per aderenze balanoprepuziali

Fimosi e parafimosi

Posted in Pediatria with tags , , , , , on 24 agosto 2011 by atlantemedicina

Nel feto di sesso maschile, a partire dal quinto mese di gestazione, il prepuzio ricopre il glande mantenendosi in questa fase fuso ad esso: le due strutture iniziano successivamente a separarsi mediante un fenomeno fisiologico che si protrae anche dopo la nascita. Alla nascita, solo il 4% dei neonati maschi presenta un prepuzio ritraibile sul glande e tale percentuale aumenta fino al 10% a 3 anni: a questa età il prepuzio continua a non essere completamente ritraibile sul glande per la persistenza delle fisiologiche aderenze balanoprepuziali, che comunque tenderanno poi a sparire autonomamente.

Vari gradi di aderenza del prepuzio al glande

Vari gradi di aderenza del prepuzio al glande (da: International Brazil J Urol)

Si parla di fimosi (dal greco “phimosis”, chiusura), quando il prepuzio è completamente non ritraibile, e presenta un aspetto tipico, assimilabile a una specie di piccola proboscide.

La fimosi può essere congenita (stenosi prepuziale vera), e in questo caso quando si prova a retrarre il prepuzio si è in grado di visualizzare il glande, provocando l’eversione di una parte della mucosa interna del prepuzio, in assenza di segni di pregressi sanguinamenti, lacerazioni o flogosi. Nel caso in cui la fimosi sia secondaria (stragrande maggioranza dei casi), ovvero sia dovuta ad infezioni ricorrenti e/o a cicatrici provocate da tentativi di retrazione forzata del prepuzio, l’ostio prepuziale permette di vedere il glande senza dover retrarre il prepuzio, e in questo caso si possono notare gli esiti di precedenti lacerazioni ma non si riesce a provocare l’eversione della mucosa interna del prepuzio.

La fimosi solitamente non provoca alcuna sintomatologia, a meno che l’accumulo di smegma (cellule epiteliali desquamate che si accumulano sotto al prepuzio) non sia tale da provocare una balanopostite (balanite è l’infiammazione del prepuzio, postite è l’infiammazione del glande) con flogosi, tumefazione e dolore a livello prepuziale, oppure, più raramente, disuria e stranguria. Ad ogni modo se l’apertura del prepuzio è tale da permettere al bambino di urinare normalmente non esiste alcuna indicazione ad eseguire la cosiddetta ginnastica prepuziale (tentativi di retrazione forzata del prepuzio) dal momento che le aderenze fisiologiche si risolvono spontaneamente, e la fimosi non viene prevenuta, ma, anzi, a volte favorita da tali manovre. Inoltre, la retrazione forzata di un prepuzio stenotico potrebbe provocare una parafimosi. Qualora la fimosi sia serrata si può tentare un ciclo terapeutico di un mese con un corticosteroide locale, che secondo alcuni studi può essere in grado di vincere la fimosi. Qualora sia invece indicato l’intervento chirurgico si può ricorrere all’allargamento dell’ostio prepuziale o alla circoncisione, che si esegue in anestesia generale a partire dai 6 mesi di vita. La circoncisione, che corrisponde ad una escissione circonferenziale del prepuzio, è indicata in tutti i casi di fimosi secondaria, è risolutiva e potrebbe ridurre il rischio di metaplasia tessutale nell’adulto.

Parafimosi (tratta da BMJ)

Parafimosi (tratta da BMJ)

Con parafimosi (o fimosi strozzata) si intende invece una condizione che si sviluppa acutamente per una impropria retrazione dl prepuzio al di sotto del solco coronale lasciandolo in questa posizione per un breve periodo: ciò determina uno strozzamento della base del glande da parte dell’orletto prepuziale con conseguente ristagno venoso che provoca edema di glande e prepuzio con impossibilità a retrarre il prepuzio, riduzione dell’apporto di sangue arterioso, e sintomatologia dolorosa. Si tratta di una vera e propria emergenza (rischio di gangrena), per cui è necessario rivolgersi subito ad uno specialista per provare a risolvere il quadro manualmente (mediante lubrificanti e una corretta spremitura dell’edema), e, se ciò non è sufficiente, mediante la circoncisione.

Curiosità: si narra che il re francese Luigi XVI fosse affetto da una fimosi severa che rendeva i suoi rapporti sessuali estremamente dolorosi, al punto da non riuscire a consumare il matrimonio con Maria Antonietta per almeno 4 anni. Alla fine, con grande sollievo suo e della moglie, una circoncisione lo curò completamente!

Per approfondire:

1996 – Davenport M – Problems with the penis and prepuce

2007 – McGregor TB – Pathologic and physiologic phimosis